#33 - La sintesi finale

Siamo giunti alla fine di questo Blog, di questo viaggio nel mondo delle carte da gioco, nella realtà che circonda queste cose tanto scontate quanto interessanti.

Abbiamo capito come abbiano un'origine davvero antica, risalendo i primi esemplari già all'antica Cina, per poi essersi spostati verso l'Europa ed essersi diffusi ovunque, perché al giorno d'oggi, tutti ne hanno un mazzo in casa! Avendo avuto un'evoluzione tanto lunga hanno avuto di distinguersi in molti tipi, sviluppare diverse forme e cambiare nel tempo la loro costituzione.
Questo viaggio però non è iniziato subito dalle carte da gioco, tutto deriva da un'analisi di quella che è stata la storia di un'altra cosa, o meglio di un luogo, il Casinò di Montecarlo, un luogo tanto affascinante quanto esclusivo. La sua storia non è sempre stata fiorente come si può immaginare, ha avuto dei periodi molto bui e difficili, e se qualcuno fosse interessato maggiormente alla sua storia può trovare un libro che ne parla qui. È interessante però ad esempio sapere che inizialmente la sua posizione non era quella attuale ma si trovava nel porto di Monaco ed il suo nome era un semplice ed anonimo Salle da jeux. Un'altra simpatica curiosità riguarda il mito del  "Sacerdote fortunato". Attualmente, come dicevo prima, è un luogo di grande prestigio ed è rinomato in tutto il mondo anche grazie alla bellezza del palazzo dove si trova e alla magica città, o forse meglio dire surreale, di Monaco. L'interesse che suscita solo citare il suo nome è molto, ed è facile trovarlo in film e libri.
Ritornando ora alle cose, se uno pensa al Casinò di Monaco tre sono quasi sicuramente le cosa a cui pensa: le fiches, i dadi e le carte da gioco. Di queste tre, per l'appunto ho deciso di analizzare le carte da gioco. Essendosi diffuse in tutto il mondo, worldwide direbbero gli anglofoni, ogni lingua ha il coniato il proprio nome per indicarla. Questo è un elemento da non sottovalutare, poiché sottolinea anche la loro antichità e importanza, poiché oggetti come le fiches ad esempio, vengono chiamate allo stesso modo in tutto il mondo.
È stato molto interessante vedere come le carte da gioco siano presenti in pressoché tutti gli ambiti, dalla cucina con fantastiche e maestose torte di compleanno ad divenire oggetto d'arte. Ma questi forse sono i più scontati; non tutti sanno che oltre allo mostre che si possono trovare di carte antiche a Turnhout c'è un museo interamente dedicato alle carte da gioco ed alla loro produzione, anche se, secondo me, non rende loro la giusta gloria che meriterebbero. La storia di questa cosa è vastissima e non basta analizzare il singolo processo produttivo o vedere alcune carte prodotte in edizione limitata, ci sarebbe di dedicare un'intero museo, o quasi, solo alla storia della loro diffusione ed al loro percorso evolutivo. Ad esempio un curioso aneddoto sulle carte le collega strettamente alla guerra in Vietnam, trasformandole in un simbolo impensabile!
La mia analisi delle carte da gioco non si è fermata qui, ho poi analizzato quelli che sono i brevetti (patents in inglese) che le stanno dietro. Ovviamente sono moltissimi, qui ne ho riportati alcuni, ma spaziano dalle dimensioni standard, alle confezioni agli smazzatori automatici. Tutti questi brevetti e regolamentazioni hanno portato ad avere una conseguente standardizzazione di quella che è la carta da gioco, un facile esempio è la semplice anatomia di quello che ci danno quando le andiamo a comprare. Ovunque uno sia avrà infatti le carte avvolte in un involucro di plastica e racchiuse poi all'interno di una scatola (che può essere cartoncino o pregiata).
Un altro elemento di analisi sono stati i francobolli contenenti o raffiguranti le carte da gioco, che a mia sorpresa, sono tantissimi e provenienti da tutti gli stati del mondo!
Ma i campi dove le possiamo trovare non finiscono certo qui, queste sono anche nella letteratura, nel cinema, nella musica e nei fumetti.
Un post che mi è piaciuto molto fare riguarda il loro collegamento con la scienza. Non è forse immediato, ma vi è una quantità incredibile di studi che cercano di spiegare strategie e metodi per poter prevedere sempre con maggior precisione e sicurezza le carte che usciranno dal mazzo. Tutto questo perché tutti vorrebbero sempre prevedere le carte e ovviamente fare le mosse corrette. Essendoci per quasi tutti i giochi mi sono concentrato principalmente su quelle riguardanti il Blackjack, scoprendo che ci sono anche varie tecniche per "contare" le carte divise in più livelli di difficoltà! I collegamenti tra carte e numeri non finiscono qui però, perché nella smorfia napoletana tanti sono i numeri riguardanti le carte ma non sono gli unici, basti pensare che ogni mazzo di carte ha il suo numero di carte tipico, o che su ogni carta c'è riportato un numero.
Vedendo la vastità di elementi che l'analisi di questa cosa porta a toccare, per riassumere ho realizzato diverse schemi e mappe concettuali. La più interessante da realizzare è stato l'abbecedario della cosa, ma utili anche per fare il punto della cosa sono la nuvola dei nomi e le azioni collegate alle carte da gioco.
Adesso non resta altro che pensare al futuro delle carte, quale sarà? Sembra che oramai si stia seguendo una sempre maggiore "smaterializzazione" delle cose, tanto che si possono trovare sempre più applicazioni per giocare a carte anche online o con il telefono. Spero che non si vada a perdere il loro uso, perché a tutti piace sedersi attorno a un tavolo, con conoscenti o sconosciuti, e farsi una bella partita a carte. Ma non solo! Tutti noi siamo rimasti a bocca aperta e abbiamo sperato di saperlo fare quando abbiamo visto fantastici trucchi di magia con le carte, che, se diverranno solo più virtuali, saranno impossibili da realizzare e cancellerebbero il protagonista delle carte che ho scelto, l'illusionista Dynamo.

Eccoci giunti al fondo di questo riassunto esplicativo del mio blog, ed anche alla fine di quest'ultimo. Spero vi abbia fatto appassionare a voler approfondire ancora meglio queste piccole cose, che come potete vedere, tanto piccole poi non sono! Per concludere, vi lascio con questo proverbio, che tutti dovrebbero sempre ricordare:
"Per parlare di gioco, bisogna aver tenuto le carte in mano"
cioè ricordarsi sempre che prima di parlare di qualcosa bisogna conoscerlo a fondo ed essere sicuri di quello che si stà per dire!

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