Avendo una tradizione molto antica ed avendo vissuto tutto il processo di modernizzazione ed automazione, le carte sono state realizzate in moltissimi materiali diversi.
Le prime carte nacquero in Cina molto probabilmente, una popolazione che al tempo già conosceva la carta. Infatti queste venivano realizzate sulla loro carta, antenata di quella odierna, ottenuta dalla lavorazione della corteccia del gelso da carta e poi dipinte a mano.
Il Giappone, nonostante i rapporti con la Cina, non fu influenzata e (per le classi più agiate) utilizzavano set di conchiglie marine la cui superficie era dipinta con testi e disegni. Solo successivamente presero piede le carte realizzate con la carta.
In India, con i loro mazzi circolari Ganjifa, diversi erano i materiali utilizzati. Infatti per il popolo queste carte erano realizzate su carta ed avevano diametri piccoli (2-3 cm) e disegni schematici, mentre per i nobili erano realizzati mazzi (con diametri di anche 12 cm) in guscio di tartaruga o madreperla e poi preziosamente intarsiati.
Tornando alle carte europee, queste venivano tutte realizzate su fogli di carta spessi e poi dipinti a mano, per poi seguire con la xilografia, nel 1800 la litografia e infine la cromolitografia nel 1900. Ciò che andava quindi a differenziare le carte dei ricchi da quelle del popolo era la qualità e lo spessore della carta, assieme alla precisione e attenzione messa per realizzare i dettagli.
Con l'avvento delle stampanti e di nuovi materiali, attualmente la maggior parte delle carte viene stampato e prodotto in serie in cartoncino o plastica, con la possibilità di particolari trattamenti superficiali quali la calandratura e telatura, garantiscono una maggiore durata nel tempo sia per un uso casalingo che professionale del mazzo.
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